Una cosa divertente che non rifarò mai più

una cosa divertente che non rifarei

Se qualcuno mi dovesse chiedere se sono romantica gli risponderei che sì, sono molto romantica.

La mia idea di romanticismo esula un po’ dal consueto amore, cuore, fiore, tramonto e cenetta. Diciamo che trovo più romantico me, lui, bicchieri di spritz campari e pacchi di sigarette in una Bologna di fine estate. 

Dunque, unendo questa mia proverbiale delicatezza al fatto che mai mi sarei sognata di fare figli, è immediatamente chiaro che non ci perdevo il sonno su come dirgli che ero incinta. Poco male comunque, perché quando poi mi ci sono trovata ho risolto tutto con scaltrezza e sangue freddo, ovvero quelle due grandi doti che mi rendono un soggetto pacato e razionale 🙂
Dopo essermi distesa sul tappetino del bagno praticamente in una valle di lacrime, come se avessi scoperto la peggiore fra le malattie mortali e dopo aver ripercorso tutti gli anni migliori della mia vita come se fossi costretta al patibolo, ho raccolto tutte le mie forze per riuscire a comunicare il fattaccio a lui, che in quel momento rappresentava il diavolo salito dagli inferi per costringermi a figliare.
No, no, nooooooooo!!! Niente candele profumate a forma di cicogna, niente test di gravidanza impacchettati o ciucci messi vicino al piatto della cena. No, solo un messaggio carico di rabbia, destinato a quello che voleva incastrarmi nel suo sogno di famiglia.

“Porca troia, ti odio! Porco cazzo sono incinta”

Alla fine, dopo una serata passata a discutere (io), piangere (io di disperazione e lui di gioia), valutare tutte le ipotesi (io, perché lui sapeva benissimo che questo bambino lo voleva più di ogni altra cosa) abbiamo deciso che forse, potevamo affrontare questa nuova avventurina come affrontiamo tutto ogni giorno, perché squadra che vince non si cambia, ma acquisisce giocatori.

Una cosa divertente che non rifarò  mai più

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