L'Inquilino fa fagotto. Ed è solo l'inizio del viaggio...

l'inquilino fa fagotto ed è solo l'inizio

A 35 settimane suonate ormai mi sento una navigata della panza.
Cioè, mi sento in diritto di dispensare consigli con la stessa facilità con cui mi scolerei un Moscow Mule in questo esatto istante. E ho giusto, giusto qui a tiro qualche insegnamento da elargire.
Sappiate che sono faccende provate, testate e vissute sulla mia pellaccia incinta.
No, non voglio affrontare temi più grandi di me tipo la roba delle pancine. Io ancora non so una fava della differenza fra body di ciniglia e caldo cotone, non so bene se mi possa o meno servire un biberon fra qualche giorno e soprattutto non ho mai messo un pannolino a un bambino in vita mia, ma credo che tutto ciò mi verrà poi spiegato dall’ostetrica dell’ospedale o comunque quando poi Diego sarà a casa ce la vedremo fra di noi e magari improvviseremo un’ottima performance.
Io innanzitutto vorrei denunciare un fatto: la gravidanza attira il trasloco come la cacca attira le mosche. Ne sto sentendo talmente tante di persone tutte gravide che traslocano che pare che lo spermatozoo oltre a fecondare l’ovulo ti faccia firmare un nuovo contratto d’affitto o di mutuo.
Comunque sia, dopo attenti studi e un’ indagine sul campo degna di un Marc Augè de noaltri, ho elaborato tre teorie per evitare a voi il trasloco; non a me, perché io ormai ci sono dentro come nelle sabbie mobili.

Dunque, ecco qua tre consigli utili per spedirvi tutte a fare l’acquagym per gestanti piuttosto che le traslocatrici dell’ultim’ora:

1) Programmate la panza! Cioè, mi pare ovvio e superfluo dire che ciò che ho fatto io è la cacata del secolo. Non rimanete incinte se vivete in un appartamento di 45 mq su due piani con una scala a pioli che pare di salire il K2. Oh, bellino un bel po’ l’appartamentino romantico e particolare in centro ma limortacci della scala e tutte le volte che la devo salire la rottura di coglioni immane che mi provoca ripetutamente (nonostante la scala, ho comunque preso 14 kg, perché oltre il danno meritavo anche la beffa e un calcio in culo).

2) Se non volete programmare la panza perché siete della politica del “mi piacciono le sorprese”, allora pigliatevi un trilocale in partenza che tanto del bilocale non ve ne fate una mazza.
Ripeto, non fate come me, che sono recidiva, e io sta genialata della microcasa l’ho fatta per due volte (di cui una proprio coi fiocchi perché addirittura l’ho comprato). Male che vada la seconda camera se non sarà del marmocchio potrebbe comunque diventare una bellissima cabina/armadio.

3) Se volete il bilocale romantico in centro con la scala a pioli e non state programmando la panza non fate come me, non vi fidate della medicina che ha evidenti falle nel sistema e vi dice che tanto la gravidanza sarà dura che arrivi.
Fate come la gente normale, fatela facile, usate i contraccettivi!

Nonostante la fatica, lo stress che comporta e in alcuni casi anche numerose arrabbiature, a me cambiare casa piace. Ha sempre il sapore di un nuovo inizio, di una nuova vita che mi aspetta ancora tutta da inventare, ha il gusto della scoperta.
Mi rendo conto che traslocare al nono mese è un po’ uno sport estremo, ma ho capito che inscatolare cose per poi di nuovo risistemarle da un’altra parte ha anche uno scopo quasi terapeutico.
A livello emotivo, infatti,io sto facendo spazio all’Inquilino che non vivrà più dentro di me ma accanto a me.

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