Elefanti, salamandre e io: storie di gestazioni incredibili.

Elefanti, salamandre e io: storie di gestazioni incredibili.

Amo l’estate da sempre.
Mi piace passare ore al mare, cuocermi al sole, la birra fredda sulla spiaggia, la sigaretta seduta sulla battigia e il caldo torrido.
Non sono mai stata un pantofolaia da tisana, divano e Netflix. Mi piace la stagione dove puoi stare fuori mezza svestita ad ascoltare un concerto all’aperto o andare ad una festa sotto le stelle che tanto sai che non verrà mai a piovere.
Dei colori romantici dell’autunno non me ne è mai fregata una cippa tanto mica sono pittrice.
In autunno arriva la pioggia, che me frega a me se gli alberi perdono le foglie e creano tappeti naturali sulle strade. In autunno si accorciano le giornate, monotonia portami via insomma, altroché coccolarsi sotto il piumone.

Mi piace l’estate è vero, ma mai come quest’anno ho atteso trepidante l’autunno.
Mi piace l’estate è vero, ma è l’autunno che mi cambierà la vita.
Mi piace l’estate è vero, ma credo che ottobre 2017 lo ricorderò finché campo.

Era luglio, porco cane, e mi sentivo come se dovessi partorire da un momento all’altro. E mi dicevo: “se sono così zombie adesso, ci arrivo in stampelle al parto”  e invece ciccia!
E’ ottobre, dovrei avere contrazioni, dolori, robe da travaglio insomma, ma nulla di tutto ciò, solo una fastidiosa sensazione di spilli nella patata. Ecco, credo fosse più facile che partorissi a luglio invece di adesso.
Se non c’avessi la mia fidata app che mi dice che ormai ho superato le 37 settimane arriverei al cenone di capodanno con un filo di gas.
Se non c’avessi una pancia gigante, l’affanno e la bilancia che implora pietà ogni volta che mi incontra, direi che mi hanno preso per il culo.
Cioè se non c’avessi numerose ecografie che testimoniano che un bambino di 3kg mi abita, sarei stra convinta di soffrire di un forte gonfiore addominale e stop.
Io lo so che fino a settimana scorsa ho implorato Dieghino di non uscire perché c’avevamo un bordello imperiale qui a casa. Ma ora, ora può! E lui invece se ne sta lì pensando bene di farmi fare la gestazione degli elefanti: 20 mesi ( e mi va bene perché le salamandre stanno col pancione fino a 3 anni).

Oggi primo ottobre posso tranquillamente affermare che il più di questa gravidanza è passato.
Ora però che qualcuno si degni di dirmi cosa scatena il travaglio di parto.
Ci sono state scoperte incredibili in campo scientifico ma nessuno che ti dica:” so per certo che questo ti farà partorire”. Cammina, fai docce calde, le scale due a due (eh sticazzi, la fate facile fare le scale due a due) ma nulla di sicuro. Queste cose qui le dice anche mia nonna che ha 92 anni e non indossa un camice bianco né ha una laurea incorniciata.
Perciò ok la luna piena, l’Apermus e l’olio di Ricino però per favore datemi dell’ossitocina.
Lo so che ho ancora due settimane perché la data presunta è il 18/10 ma almeno, caro Diego, mandami un segnale che insieme possiamo collaborare per portarti a casa il prima possibile.

Firmato la tua mamma che vuol tanto conoscerti!

Elefanti, salamandre e io: storie di gestazioni incredibili.

(Foto di Elena Mantovani)

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