Dentro mi devo ancora scoprire, perché nel momento in cui ho sentito quel lieve gemito una bomba mi è esplosa addosso. Uno tsunami di emozioni mi ha attraversata e adesso mi devo ri-riconoscere.
Ho le narici piene di un profumo che sarei in grado di percepire in mezzo a centomila persone ed è l’odore più buono che io abbia mai sentito.
Ho scoperto che ci sono dei versetti che fa questo bimbo che mi cullano il sonno e se dormo anche solo 3 ore, sono dormite da dio.
Sabato notte alle due mi mettono il maledetto ago canula che mi pareva essere chissà cosa ma solo perché ancora non avevo partorito e inizio le flebo di antibiotico, io che una flebo non l’avevo manco mai vista in foto.
Domenica mattina dopo una notte insonne ecco che comincio i bicchieri di induzione ogni 3 ore e relativo monitoraggio e intanto penso che fino ad allora gli unici bicchierini bevuti erano gli shortini di vodka.
_ Primo bicchiere, acqua fresca per il mio utero.
_ Secondo bicchiere, acqua frizzante per il mio utero
_ Terzo bicchiere, comincio a sentire qualcosa.
Passo ore a camminare fuori, fare le scale, e poi di nuovo camminare e poi ancora scale.
E c’è gente che vede me panzona in vestaglia e ciabatte salire e scendere e chissà se sanno vhe sta melina aiuta il travaglio.
_ Quarto bicchiere arrivano le contrazioni.
Ago canula, questa volta sulla schiena per l’epidurale e viva Dio rinasco.
_ Quinto bicchiere, porca mignotta muoio.
Le contrazioni sono a tratti forti da non respirare e a tratti debolissime che se non aumentano mi manderanno a casa ancora tutta incinta.
Finalmente entra Gregor che mi porta da mangiare e comincia l’avventura.
Le ore trascorse insieme lì dentro sono state ore infinite e brevissime. Ore sudate, sussurrate e urlate. Il parto è schifoso e meraviglioso al tempo stesso. È intimo ma spudorato. Il parto è sporco ma di un candore incredibile. Il parto è dire di non farcela e sapere di farcela. Il parto è in piedi, seduta, abbracciata, nel bagno, con un panino in mano, a carponi e infine sdraiata con mio figlio addosso e Gregor di fianco.