La verità, vi dico, sul post parto

La verità, vi dico, sul post parto

Qualcuno un giorno disse: “Hai vinto la battaglia, ma non hai vinto la guerra”.
Quel qualcuno probabilmente era una donna che guardandosi allo specchio parlava a se stessa.
Se come me avete superato brillantemente una gravidanza ignorante e un parto lungo come la Divina Commedia credo sia giusto sentirsi abbastanza goduta e fiera.
Sì, sì, è vero che da che mondo e mondo tutte le donne fanno la gravidanza e partoriscono, ma fatelo voi e poi venitemelo a raccontare. Comunque sia è ovvio che guardo quella meraviglia che mi dorme addosso e penso: “oh ma l’ho fatto io, tutto io da niente”. Cioè, capite che mica è arrivato salcazzo chi a darmi una mano, no, tutto da sola l’ho fatto e quindi ci sta che mi alito sulle unghie e me le strofino sulla maglia.

La realtà però è un’altra ed è brutale. E sappiate che sulla realtà c’è omertà!
Gravidanza e parto sono solo la battaglia, la guerra invece deve ancora arrivare e si chiama post parto. E io lo posso affermare con cognizione di causa.

Alcune donne possono avere una gravidanza stupenda e altre no. Alcune donne possono avere un parto veloce e altre no. Ma il post parto fa schifo in ogni caso.
Secondo me è talmente raro, ma talmente raro, che dopo aver partorito non diano i punti che non l’ho mai sentito. Cioè l’assenza di punti ha le stesse probabilità di capitare di una vincita milionaria al grattino. L’assenza di punti è una mosca bianca. È l’acqua nel deserto. È la leggenda degli ospedali: tutti ne parlano ma una patata non cucita non l’ha mai vista nessuno.
E tutti gli esercizi, i massaggi o l’omeopatia che consigliano nei corsi preparto possono aiutare la psiche ma non la vagina.
Perché come la metti la metti, Apermus o non Apermus (sono delle pillole omeopatiche che aiutano a rendere più elastica la zona in questione), è da lì che il pupo deve uscire e poco che pesi se nasce a termine 2,8/3 kg li pesa.
Una volta dimessa tutti a raccomandarsi di non fare sforzi e non affaticarsi ma la guerra è sedersi. Ovvio che non salterebbe in mente a nessuno di mettersi le scarpe da running ma almeno mangiare seduta a tavola. Eh no!
La guerra consiste nel mangiare sedute su una chiappa se va bene oppure direttamente su un salvagente. La guerra è fare pipì e la soluzione migliore non è il water ma il bidet (ma nei paesi senza bidet?). La guerra è dormire perché potrà avvenire solo su un fianco e se per caso nel sonno vi girerete allora saranno madonne. Ma non importa perché tanto non dormirete dato che a casa vostra abiterà un bebè che vorrà essere cullato camminando. Ma sappiate che la guerra è camminare. Eh sì camminare per più di 10 minuti non sarà esattamente facile perché i punti tirano e lì non c’è soluzione se non stringere i denti.

La bella notizia è che la guerra passa, dura 15/20 giorni, i punti cadranno e con una vagina nuova di zecca il mondo sarà un posto migliore. E ne sarà valsa la pena perché quel mondo è migliore soprattutto grazie al piccoletto per il quale abbiamo combattuto battaglie e guerre.

 

La verità, vi dico, sul post parto

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