LA FELICITA' NON STA MAI FERMA

Storia di Leo, il mio bambino ribelle

di Chiara Garbarino

Edizione Utet Libri
Prima Edizione: maggio 2018
Pagine 204

Leonardo nasce il 9 gennaio 2008 e che fosse un bel tipino la sua mamma se ne era già accorta a dicembre 2007, quando ancora nella pancia gli piazzò un calcione nella costola da staccarle la cartilagine e la costrinse a letto per tutto l’ultimo mese di gravidanza.
Se il buongiorno si vede dal mattino, beh, mai nome fu più adatto per un bambino pieno di energia come un leone.

Pieno di energia sì, perché il nostro piccolo protagonista è stato un neonato tosto e un bambino “strano”, ma strano inteso nel senso meraviglioso del termine. Non sempre però la stranezza viene accolta dagli altri come un dono. E’ vero che Leonardo non riesce a stare seduto come gli altri, non riesce a far fronte all’ingiustizia con le parole ma solo con le mani, è talmente carico di emozioni da non saperle gestire e vive ogni novità in modo parecchio esuberante. Ma è anche vero che il suo quoziente intellettivo è più alto della media, la sua forza e prestanza fisica è superiore a quella degli altri bambini ed è talmente vero e talmente senza filtri da essere la bocca della verità che ogni tanto tutti ci meritiamo.

Leo è socievole, disinvolto, curioso ma ha un problema con le emozioni, non riesce a comunicarle e le vive in modo immaturo. Leo le emozioni non le dice, le esterna col corpo, manifestandosi senza sosta, sempre e comunque anche quando il luogo non è il posto migliore per fare esplodere la sua bomba di vita. Leo scappa dalle regole ma non perché non vuole o non le capisce ma perché non riesce a stare chiuso nel recito che queste obbligano tutti noi.
E la mamma? La sua mamma lo capisce subito che avrà da pedalare. Ma sono le solite domande quelle che la affliggono: “Dove sto sbagliando?”, “Forse non sono capace?” e la cosa che fa tutti i giorni è scusarsi per quel teppista di suo figlio.
La gente, fuori, infatti vede un bambino teppista e monello e una mamma incapace.
Ma poi è la vita a ristabilire la giustizia, la caparbietà di una mamma che sembra fragile ma in realtà è forte come una roccia e anche certi incontri con psicologi ed educatori.
Arriva finalmente una risposta a mettere i puntini sulle i : disturbo da deficit di attenzione e iperattività ovvero ADHD. Ciò significa che Leo non è cattivo e Chiara non è una cattiva mamma, ma c’è un problema che va gestito con l’aiuto di tutti.

A dire il vero non solo Leo non è cattivo ma anzi è troppo felice. Talmente felice da non riuscire a stare fermo.

Chiara Garbarino racconta la loro storie di “ordinaria ADHD” nel blog leoilteppista.wixsite.com

la felicità non sta mai ferma
 

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