Chi sono

Io: come quando e perché!

Chi sono, Elena

Mi chiamo Elena e ho 34 all’anagrafe, 19 nel cuore e 85 certi giorni. Sono nata sotto il segno dell’acquario quindi mi piace praticamente tutto per i primi cinque minuti poi mi stufo. Cambio idea ancor prima di aver elaborato un’ idea e ho il bellissimo pregio e il bruttissimo vizio del facile entusiasmo.
Di mestiere sono libraia ma di libri ne leggo uno ogni tanto, in compenso sono bravissima a comprarne e non me la cavo male neanche coi consigli di lettura. Ma sappiate, voi che entrate, che molto spesso invento e vi vendo libri solo per delle copertine fantastiche o titoli sui quali posso ricavarci storie incredibili quando mi chiedete: “Di cosa parla?” .

Non mi piacciono le serie TV perché richiedono costanza e pazienza. Ecco, non sono una tipa paziente. Mi incazzo spesso, mille mila volte al giorno, ma sono un fuoco di paglia e non mi sta simpatico chi mi tiene il muso, porta rancore e medita vendette. Mi piace svegliarmi tardi ma non sono pigra. Mi piace il mare, anzi mi piace bere delle birre al mare. Non odio nessuno e voglio bene quasi a tutti, ma soprattutto voglio bene a Greg.

Chi è costui? Greg, altrimenti detto Davide, è tante cose.
È stato un mio collega sul lavoro e galeotto fu un libro di Paolo Nori letto al parco.
Adesso è un collega di vita, un compagno che mi ha conquistata con e per la pazienza.
Oggi nonostante la quotidianità e alcune litigate colossali stiamo ancora insieme, cosa non scontata per me che a volte mi stanco anche di me stessa. Il trucco è che da quando ci conosciamo non abbiamo mai smesso di sognare storie impossibili che rimangono impossibili ma che a volte invece accadono.

Tra queste storie successe c’è l’inquilino. Ecco, Greg è anche il babbo dell’inquilino da tutti conosciuto come Diego. Abbiamo scoperto la presenza di un fagiolo nel febbraio 2016, mese del mio compleanno ed è arrivato un bambino nell’ottobre 2017 mese del compleanno di Davide. Qual è dunque questa storia mirabolante? Che la sottoscritta sia diventata mamma.
Io che non sapevo neanche di che specie fosse un bambino, che non avevo mai avuto a che fare con un neonato e sempre io che non ero mai riuscita ad occuparmi di qualcuno o qualcosa perché a malapena sapevo occuparmi di me.
Diego, a gamba tesa, è entrato nelle nostre vite insegnandoci la rivoluzione.

Col panzone porta inquilino prima e col pupetto adesso, ho deciso che tenere un blog è cosa buona e giusta per me che di sta faccenda della maternità non c’ho mai capito una sega, ma anche per chi ogni tanto si prende la briga di leggermi.

Il blog è il “mio” posto per urlare che:
– la gravidanza è il miracolo della vita ma è anche vomitare nel sacchetto di H&M in pieno centro.
– il pancione è molto bello e romantico…per un giorno, due giorni, tre giorni. Per nove lunghi mesi è feroce.
– i neonati sono bellissimi ma sono tiranni. Si fa esattamente tutto quello che vogliono loro, quando lo decidono loro e tu puoi essere anche Gesù ma a loro non interessa.
– non si è mamma finché non si diventa mamma. Perché l’istinto materno è una cazzata e ognuna ha i suoi modi e i suoi tempi per imparare a prendersi cura del proprio bambino e io diffido sempre da chi mamma lo è sempre stata.
– i bambini la cambiano la vita, è vero. La rendono più audace, movimentata e tutta nuova.

E quindi ecco perché ogni tanto leggerete questi miei MOmenti di TRAscurabile MAternità.