Caro corpo, siediti, dobbiamo parlare!

Caro corpo, siediti, dobbiamo parlare!

Ho 33 anni ed è abbastanza normale avere un figlio a questa età, ma che colpa ne ho io se sta faccenda della gravidanza non l’ho presa bene?
Mica mi deve piacere per forza. E poi che ci posso fare se tutti i sintomi che di solito capitano uno alla volta e a qualche donna sì e magari ad un’altra no, io li ho avuti tutti insieme (almeno fino ad adesso)?
Ecco, non è che non ho preso bene la maternità ma neanche posso dire che gran ficata la sommossa degli ormoni. E comunque sta cosa che duemila anni di medicina non hanno posto rimedio ad una fava e che i figli si fanno esattamente come li faceva la mia bisnonna a me fa veramente incazzare.

Almeno fino ad adesso la mia gravidanza da manuale pare portare ottimi frutti perché per fortuna, l’Inquilino è davvero un gran bel feto. Lui è bello e se devo essere sincera la paternità fa bene anche a Greg, che è splendido, mentre per quel che riguarda me vorrei coprire tutti gli specchi di casa con teli neri per non dover assistere alla rivolta del mio corpo.
Alla fine del terzo mese il cambiamento del fisico dovrebbe essere appena percettibile…per gli altri è appena percettibile, perché io, cazzo, mi vedo una balena.
A dire la verità, il cambiamento ho iniziato a vederlo contemporaneamente al test di gravidanza, tipo che mentre pisciavo sullo stick, potevo già scorgere delle caviglie gonfie molto sospette. E posso giurare che non è vero, e lo sto capendo sulla mia pelle, che ci si trova di punto in bianco delle gran gnocche tutte sode con un pancino perfetto. No, no e poi no. Almeno per tutte le persone normali come me.

Le nausee fino ad adesso le ho placate a suon di gallette, cracker, pezzi di pane, schiacciatine, grissini ecc. che ovviamente mi hanno fatto mettere su chili che ciao. Poi mi sono detta finché posso continuo a lavorare perché non voglio essere solo una pancia che cresce ma purtroppo le mie giornate al lavoro sono scandite dai conati. Una volta a casa, alla sera, oltre alla stanchezza arriva l’acidità e quindi tutto quell’entusiasmo che avevo per la palestra è morto e sepolto sotto i miei chili di placenta.
Ah sì, in pochi mesi ho ucciso ogni progresso verso quel culo sodo che tanto sognavo.
Sono una persona orribile e superficiale, lo so! Sarò una mamma tremenda ma che ci posso fare io se secondo me incita fa rima con “che cacchio mi sta succedendo?” Incinta vuol dire chili di troppo e in posti che neanche mi immaginavo, tette che esplodono, pancia dolente, umore da psycho perché c’ho degli ormoni di merda e robe così.
Ma va bene, cioè ok ci sto, perché tra qualche mese stringerò il mio Inquilino tra le braccia e a camminare il prossimo autunno ci andrò con lui nel passeggino e allora ecco perché tutti la chiamano “dolce attesa”.
(12-14 settimane di gravidanza)

Caro corpo, siediti, dobbiamo parlare!

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