Nudi alla meta

Nudi alla meta

Non ho mai usato tanto internet come in questo periodo. La dolce attesa mi ha reso una donna che necessita come l’aria che respira di 20 giga di navigazione sul telefono. Ah sì perché io principalmente amo l’internet del telefono, lo amo tanto che quando tirerò le cuoia sul necrologio ci sarà scritto “Ne danno il triste annuncio la famiglia, il marito e la Wind..”.
Come la peggiore delle tossiche, mentre caco, passo compulsivamente dalle gif coi gatti ai più disparati siti sulla gravidanza. Leggo tutto, mi informo su tutto ma giuro che non so un cazzo!
Cioè io posso anche studiarmi tutta la puericultura mai scritta, può anche risuscitare Maria Montessori e prendermi a schiaffoni finché non ne combino una giusta, probabilmente in un futuro non poi così remoto tata Lucia si trasferirà a casa mia per prendere in mano la situazione, però a me le faccende dei bambini proprio non rimangono in testa.

Sui forum che sto seguendo in queste settimane la ggggente sta preparando la valigia per il parto. L’omino del cervello, ah no, io ho il gattino del cervello, ha attaccato a miagolare mettendo in moto tutte le mie sinapsi e fatto sobbalzare urlando: “cosa, cosa, che cosa??? cosa stracazzo fate? In che senso serve la valigia?”. Cioè io pensavo bastasse andare lì e tra atroci sofferenze, bestemmie e gioie, mettere al mondo Dieghino. E invece no, poi a Diego tocca anche vestirlo e poi io devo avere delle camice da notte (esistono ancora?) e altri attrezzi tipo pannoloni post parto. Dai oh, ma facciamo davvero? Io non ho neanche un passeggino. E sul passeggino cala il minuto di silenzio.

Non permettetevi mai più di dire che la vostra vita è brutta o che avete preoccupazioni finché non vi trovate a scegliere il trio. Tralasciando l’aspetto economico, tralasciando poi un paio di palle perché partono 700 euro come minimo, manco dovessi trasportare il mini Re di Inghilterra, il passeggino probabilmente diventerà tipo il mio nuovo arto posticcio, una protesi per neo mamma. Fatto sta che un giorno della scorsa settimana ho commesso un errore tragico, mi sono recata in un centro dove vendono apparecchi e attrezzature per neonati e alla domanda trabocchetto “quando nasce il bambino?” io ho risposto da ingenua primipara “metà ottobre” pareva avessi scatenato l’inferno. Insomma, io sarei in ritardissimo sulla tabella di marcia della Puntualissima Mamma Gravida perché il mantra recita così in AGOSTO LE AZIENDE NON CONSEGNANO E L’OTTAVO MESE VA CONSIDERATO COME IL NONO. Quindi entro luglio DEVO avere tutto altrimenti una specie di congrega delle mamme mi viene a prendere per i capelli e inizia a frustarmi. Al ché io mi sono detta: e se a me, tipo no, in ottobre quando sto per partorire, mi andasse bene quello che c’è in negozio?! Bon, ho risolto il problema.
Io credevo di aver risolto il problema ma a questo si aggiungono tutte le varie teorie su materassini Isofix, cuscini antisoffoco, tutine, body, babywearing, mobilio ecc. ecc. che se per caso, in un attimo di poca lucidità, ti lasci andare non solo rischi di dilapidare il tuo patrimonio ma anche quello di tutti i tuoi posteri.

In tutto questo io cerco di chiedere consiglio a mia mamma, che però pare non abbia mai avuto figli e a qualunque questione risponde con un inequivocabile “Non me ne intendo” o a Greg, che è un altro che non si lascia abbattere e devo dire che è talmente assillato dalla questione aggeggi che non perde occasione per mostrarmi la vastità…

Caro Inquilino,
goditi la pancia finché puoi che fuori ancora non hai neanche un lettino dove poter dormire.
Ah no, puoi dividerti la cuccia con Pollo!
P.S: però ti ho comprato un utilissimo completo da Batman.

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